OpenAI ha rivoluzionato i modi in cui comunichiamo. Da quando è stato lanciato, ci sono migliaia di strumenti capaci di integrare l’intelligenza artificiale per una comunicazione efficiente, molto più semplice e veloce.
Tuttavia, quando si decide di integrare l’intelligenza artificiale nella propria attività subentra sempre una sfida molto importante. È necessario offrire dei suggerimenti specifici che consentano ad OpenAI di comprendere perfettamente ciò che vuoi. E questo avviene basandoti su tentativi ed errori per capire come non ripeterli. Devi apprendere il funzionamento dell’intelligenza artificiale e utilizzarla a tuo vantaggio.
Noi di Callbell abbiamo integrato per te questa opzione all’interno del nostro chatbot, da cui potrai comunicare automaticamente con i tuoi clienti. Ecco perché in questo articolo, desideriamo spiegarti come integrare OpenAI a Telegram al fine di creare un chatbot con Callbell.
Callbell è uno strumento capace di mettere in contatto i clienti con le aziende utilizzando diverse app di messaggistica in un unico posto. Questo strumento presenta molteplici opzioni con l’unico obiettivo di migliorare i processi di vendita e di supporto, concedere una maggiore disposizione di CRM, chatbot, statistiche specializzate, funnel di vendita, API e molto altro ancora.
Attualmente è riuscito ad integrare una nuova opzione che consente all’IA di OpenAI di apprendere ed interagire attraverso il chatbot di Callbell. Tutto questo semplicemente inserendo un prompt affinché l’intelligenza artificiale possa codificarlo e rispondere ai messaggi. Il processo è estremamente semplice, nonostante abbia bisogno di configurazioni per permetterne un funzionamento corretto.
Se desideri integrare l’intelligenza artificiale nelle tue chat su Telegram e altre app di messaggistica come WhatsApp, portando il tuo servizio ad un livello capace di distinguersi dalla concorrenza, essendo il primo ad offrire un servizio completamente in IA, continua a leggere questo articolo e scopri come farlo con questa guida.
Questa funzionalità permette di generare un testo in base ad uno stimolo o ai messaggi precedenti presenti nella chat. Può essere applicata a molteplici scenari, dalle classiche interazioni con un’assistente, ad azioni specifiche come riassumere le conversazioni per i tuoi agenti, garantire dei consigli o dare importanza a comportamenti adottati dagli utenti. L’efficacia di questo dipende principalmente dalla qualità dello stimolo fornito.
Ecco come funziona e quali sono I suoi limiti:
1) Il bot esegue sempre l’azione in maniera sincrona, il che significa che aspetta finché l’API di OpenAI non risponde prima di continuare con lo step successivo. Similmente al funzionamento di Webhook, se hai delle azioni consecutive con OpenAI, allora verranno eseguite sequenzialmente e non in batch.
2) Il bot continua il suo flusso anche se non funziona OpenAI, ad esempio a causa di un time-out.
3) Devi gestire tu la risposta, sia essa positiva che negativa. Dovrai specificare tutte le variabili per memorizzare la risposta di OpenAI. Spetta a te usarle nel bot, ad esempio, per bloccare delle opzioni, dei messaggi o delle note.
Ora dobbiamo cercare la chiave API di OpenAI per poterla integrare su Callbell. Lo faremo in modo che Callbell possa interagire con OpenAI per quanto riguarda le conversazioni ricevendo, successivamente, delle risposte.
Nota: Prima di iniziare con la configurazione del nostro chatbot IA, ricorda che devi creare un account Callbell (puoi cliccare qui per farlo) e connetterlo a Telegram (puoi aggiungere Telegram a Callbell facendo clic qui).
1) Il primo passo da fare per ottenere la chiave API di OpenAI è accedere ad OpenAI e inserire il collegamento cliccando qui.
2) Una volta dentro, dovremo solo fare clic su Crea nuova chiave segreta. Il programma quindi ci darà un codice da copiare (e questa sarà la nostra chiave).
3) Una volta copiato, dobbiamo andare sul nostro account Callbell ed inserire il chatbot che desideriamo comunicare con OpenAI, cliccando e selezionando quello che vogliamo configurare.
4) Quindi, all’interno del chatbot, nell’angolo in basso a sinistra, faremo clic sulla casella che presenta due parentesi e una x al centro, così (x). Questo campo si chiama variabile.
5) Successivamente, una volta cliccato sulla variabile, apparirà una casella in cui dovremo inserire il nome, il tipo (in questo caso, la lasciamo in catena) e la chiave segreta (API) che desideriamo immettere nel nostro account da OpenAI.
Nota: Questa variabile appena creata sarà quella da inserire nel campo token OpenAI una volta creata l’azione nel nostro chatbot.
È ora di configurare il chatbot di Callbell affinché possa interagire con OpenAI e servire automaticamente i tuoi clienti direttamente su Telegram usando l’intelligenza artificiale di ChatGPT.
Poiché questo processo risulta essere un po’ lungo, andremo a creare un chatbot estremamente semplice, in modo che tu possa comprendere completamente il concetto e da lì fare i tuoi test e configurarlo come meglio credi.
Prima di iniziare, se desideri maggiori informazioni, puoi consultare la nostra guida.
1) La prima cosa da fare è creare un nuovo chatbot su Callbell. Una volta entrato nel builder, in basso dove ci dice di attendere una risposta, facciamo clic per aggiungere un’azione.
2) Ora vai sulla sezione Logica e seleziona OpenAI.
3) Apparirà una casella con diverse opzioni. Nel titolo puoi inserire il nome che preferisci. Poi, nella parte OpenAI Token, seleziona la variabile creata nei passaggi precedenti.
4) Ora è il momento di aggiungere un Prompt. Puoi essere anche molto specifico, dando ad OpenAI tutte le istruzioni necessarie, affinché possa rispondere alle domande dei potenziali clienti.
Un esempio di prompt da utilizzare per far sì che il chatbot reindirizzi i potenziali clienti dove desideriamo che vadano è questo:
PROMPT:
Sei un bot che qualifica potenziali clienti per una società di servizi di Hosting, una compagnia che vende hosting con tutte le integrazioni, incluso WordPress, sia per individui che per aziende.
Presentati come assistente IA quando fai domande. Ricordati di essere estremamente gentile nelle risposte.
Il tuo compito è quello di classificare i potenziali clienti in tre gruppi:
Categoria “CALDO” (lead buoni), Categoria “Tiepido” (lead medi), Categoria “Freddo” (lead cattivi) e Categoria “AGENTE” (persone che non sono lead, ma che fanno domande senza un senso).
Non devi necessariamente fare delle domande. Ad esempio, se hai già le informazioni che ti servono sin dal primo messaggio, puoi classificare l’utente in Caldo, Tiepido, Freddo o AGENTE.
In questo caso, restituisci il valore “Caldo”, “Tiepido”, “Freddo” e “AGENTE” senza un testo. Non devi scrivere all’utente, sia esso “Caldo”, “Tiepido”, “Freddo” o “AGENTE”.
Nota: Tieni sempre presente che, quando dice all’IA di restituire il valore senza un testo, le stai chiedendo se un cliente è classificato come Caldo, Tiepido, Freddo o Agente, per poi essere inviato al flusso di chatbot corrispondente.
Criteri per la categorizzazione:
Categoria Caldo: Se il potenziale cliente menziona di aver bisogno di hosting per il suo sito web, se il potenziale cliente dichiara di voler creare un sito web e di volerlo ospitare sul nostro hosting, se il potenziale cliente afferma di aver bisogno di più spazio per il suo sito web, se il potenziale cliente vuole cambiare società di hosting o vuole avviare la sua attività con la nostra azienda.
Se un lead viene identificato come “Caldo”, restituisci semplicemente il suo valore, ossia “Caldo” senza testo.
Categoria Tiepido: Se il potenziale cliente sta cercando maggiori informazioni sull’hosting, se vuole sapere che cos’è l’hosting, se sta cercando hosting per la propria attività, se sta valutando diversi servizi di hosting senza però aver ancora preso una decisione.
Se un lead viene identificato come “Tiepido” , restituisci semplicemente il suo valore, ossia “Tiepido” senza testo.
Categoria Freddo: Se il potenziale cliente sta cercando informazioni sull’hosting senza nutrire interesse per l’acquisto, se vuole sapere a cosa serve l’hosting, se vuole sapere come creare un sito web o semplicemente se ha domande riguardanti problematiche sull’hosting senza voler comprare nulla.
Se un lead viene identificato come “Freddo”, restituisci semplicemente il suo valore, ossia “Freddo” senza testo.
Categoria AGENTE: Se un potenziale cliente fa domande senza senso, se chiede un servizio diverso dall’hosting e web hosting, restituisci il valore “AGENTE” senza testo.
Non devi necessariamente chiedere qualcosa. Se hai già le informazioni che ti servono sin dal primo messaggio, puoi classificare l’utente in “Caldo”, “Tiepido”, “Freddo” o “AGENTE”, restituendo il valore, ossia “Caldo”, “Tiepido”, “Freddo” o “AGENTE”.
Alcuni esempi di domande da utilizzare per categorizzare sono:
Chiedi quale soluzione o caratteristica il potenziale cliente sta cercando
Chiedi in quale settore opera la sua azienda.
Chiedi quali specifiche di hosting gli servono.
Chiedi informazioni sul budget che ha per questa soluzione.
Se, dopo 4 risposte, non riesci a determinare la categoria, restituisci il valore “AGENTE”.
5) Una volta stabilito un prompt capace di far interagire il chatbot con l’intelligenza artificiale, è il momento di configurare l’opzione di analisi dei messaggi precedenti. In questa parte, controlleremo l’opzione solo per la sessione corrente.
6) Verifica che nelle opzioni per salvare le risposte e memorizzare possibili errori (se presenti), compaiano rispettivamente le opzioni ultimo webhook riuscito e ultimo webhook fallito.
7) Come ultimo step, per completare la configurazione dell’IA con il chatbot di Callbell, fai clic su Salva.
Completamento del flusso di chatbot per le categorie.
Ora è giunto il momento di configurare il flusso in modo che, quando l’IA reindirizza l’utente, sarà in grado di ottenere le opzioni utili all’assegnazione delle categorie Caldo, Tiepido, Freddo o Agente.
1) La prima cosa da fare è creare 4 categorie, poiché l’IA è focalizzata su 4 sezioni. Lo faremo per ciascuna delle categorie (Caldo, Tiepido, Freddo e Agente). In questo caso, clicchiamo sull’azione sotto il flusso e ideiamo 4 azioni nella sezione Logica.
2) Una volta fatto questo, le configureremo singolarmente come segue.
3) Per ognuna di esse, scegliamo un titolo (quello che vuoi) poi, nella casella per selezionare l’attivatore, modifichiamo ogni azione per tutte le categorie.
Categoria Caldo:
Scelta del trigger se: l’ultimo successo del webhook (mettiamo la stessa opzione che abbiamo impostato con la configurazione dell’IA) è uguale a Caldo.
Categoria Tiepido:
Scelta del trigger se: l’ultimo successo del webhook (mettiamo la stessa opzione che abbiamo impostato con la configurazione dell’IA) è uguale a Tiepido.
Categoria Freddo:
Scelta del trigger se: l’ultimo successo del webhook (mettiamo la stessa opzione che abbiamo impostato con la configurazione dell’IA) è uguale a Freddo.
Categoria Agente:
Scelta del trigger se: l’ultimo successo del webhook (mettiamo la stessa opzione che abbiamo impostato con la configurazione dell’IA) è uguale ad Agente.
Considera sempre che puoi modificare le opzioni e il prompt a seconda delle necessità che ha la tua azienda. Questo è solo un piccolo esempio di come funziona OpenAI con Callbell e Telegram.
4) Infine, configuriamo l’azione del flusso chiamata risposta (ossia un’azione predefinita che appare quando selezioni OpenAI). Questa funzionerà come Fallback in modo che OpenAI invii una risposta direttamente all’utente.
5) Sotto la suddetta risposta, aggiungiamo un’azione chiamata invia messaggio, facilmente trovabile nella sezione interazioni. All’interno inseriamo la variabile last webhook success in modo che Callbell possa recuperare l’ultima risposta del cliente, inviandola poi ad OpenAI sottoforma di risposta al messaggio.
6) Infine, aggiungiamo sotto invia messaggio, facilmente trovabile nella sezione interazioni, chiama, aspetta la risposta.
7) Continuiamo ad aggiungere l’ultima azione, aspetta la risposta, presente nella sezione logia e poi continuiamo per dare inizio al flusso del bot, ossia l’OpenAI.
Seguiamo questo processo ogni volta che un potenziale cliente ci invia un messaggio, Callbell lo manda ad OpenAI e il flusso viene riavviato, permettendo ad OpenAI di rispondere alla domanda successiva, finché l’IA non decide di indirizzarlo da un’altra parte per terminare la comunicazione.
Come puoi vedere, i vantaggi di utilizzare l’intelligenza artificiale con OpenAI su Telegram utilizzando Callbell sono svariati. In questo modo, infatti, avrai a tua disposizione un assistente capace di rispondere a qualsiasi domanda 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza possibilità di fallimento.
Ricorda che devi creare prompt specifici, affinché tutto funzioni nella maniera più corretta. Ecco perché è ideale eseguire diversi test quando configuri il chatbot con l’intelligenza artificiale. Ma non demordere! Con un piccolo sforzo, ce la farai!
Se desideri provare Telegram, Instagram, WhatsApp o Facebook con OpenAI utilizzando Callbell, fai clic qui.
Sull’autore: Ciao! Sono Alan e sono il responsabile marketing a Callbell, la prima piattaforma di comunicazione pensata per aiutare team di vendita e di supporto a collaborare e comunicare con i clienti attraverso applicazioni di messaggistica diretta come WhatsApp, Messenger, Telegram e Instagram Direct